sabato 23 giugno 2007

IL SENSO CONGELATO

La morbidezza del marmo, la voluttuosità tangibile e fredda. Il senso imploso. Il senso di Saffo fuggirebbe da se stesso. Scompiglierebbe la posa femminile, lucida razionale. Griderebbe le parole non dette, la frustazione dell'utero, l'illusione dell'intimo soddisfatto. Silenzio. Essere donna significa silenzio opportuno e parola opportuna. Il senso di Saffo non ci sta nella pietra. L'abbandono non è silenzioso. L'abbandono si urla, si graffia, si rincorre. Lacrima. Questo, è il momento precedente la donna. Questa è Saffo prima dell'abbandono a se stessa, nella compostezza riflessiva della donna dignitosa e fiera. Questa è Saffo non ancora abbandonata a se stessa. Questo è il suo vero nome. Il senso sensuale di Saffo viene dopo. Me la immagino, ululante. Perchè il dolore ulula, si espande, spacca il marmo. Scappa via Saffo, se ti tremano le vene. Discomponiti. Dammi retta. Si guarisce prima.

1 commento:

Tonno Rosso ha detto...

un grande dolore, se rimane silenzioso, esplode in un urlo ancora più straziante