mercoledì 6 febbraio 2008

IL SENSO DELLO SHOPPING (COMPULSIVO)



E'incredibile come in casi di morale terra-terra lo shopping abbia un incredibile effetto iper stimolante sulla psiche ormonalmente instabile di una ragazza...Ultimamente sono particolarmente stanca per lo studio, ore e ore passate sui libri..e dire che l'università è ormai un ricordo lontano..Per carità il tutto è parecchio appassionante, ma a volte la stanchezza prende il sopravvento e mi ritrovo a maledire libri ed affini. Per ciò, trovo che l'unico modo per risollevare il mio sistema immunitario sia quello di uscire e infilarmi in qualsiasi negozio che odori di intimo. Scarpe e intimo, ecco il rimedio, è incredibile come anche il solo rinchiudersi in un camerino e iniziare a provare lira di dio che ti capita di vedere toccare e annusare e che è esposto in modo sfacciatamente allettante sugli scaffali, riesca a levigarti la pella ingiallita per lo stress, a illuminarti il sorriso e a farti sentire immediatamente proiettata in un'atmosfera fantastica e irreale...Di sfuggita ti capita di sbirciare l'indumento nelle mani di una tizia che come te, si aggira meditabonda tra pizzi, sbuffi e merletti..e subito pensi.."perchè lei si e io no?"Agguanti l'oggetto e corri a vedere l'effetto che fa...è un analgesico. Un 'abbuffata, magari poi non compri niente..solo qualcosina...oppure fai incetta perchè quel giorno sei proprio giu...ma tanto chi ti vede? e che t'importa...è la compulsione del momento, l'ebbrezza dell'aumento della serotonina. Basta solo una mutanda del colore che non hai..che non sapresti dove abbinare..ma che importa?non c'è l'hai così, devi per forza averla...solo per avere la scusa di ripassare in negozio la settimana successiva e cercare il pezzo coordinato..eh si..non sai come abbinarla..ma non puoi vivere senza quel colore. E' quel colore che ti ridona la vista...
Quando una donna mette un capo nuovo, si sente diversa, acquista un altra dimensione e prospettiva di sè con un nuovo modello indosso, più bella..L'altro giorno ero disperata...soffocavo tra tavole di paleografia e annaspavo al pensiero che mi avrebbe atteso un grigio weekend, grigio per il tempo e le prospettive.
Compulsivamente sono uscita, sono entrata in una profumeria...ho iniziato a respirare il profumo del nuovo, della novità, colori luci, suoni..torno bambina...Mi si avvicina una commessa gentilissima, (sono come il diavolo che tentò Eva a volte)..Mi chiedo le ragioni dell'empatia strabiliante e incomprensibile che una donna può avere con una commessa..stringi un feeling che ti metteresti a raccontarle di tutto...Alla fine mi sono fatta truccare..ho provato tutte le varianti di rossetto rosso che non si può immaginare...un turbinio, un caleidoscopio di personalità. Questo è il vero segreto, in un colore, in un modello, una donna cambia personalità..mi son sentita geisha, bambola, figlia dei fiori, femme fatal, donna in carriera, ragazza per bene, studentessa, solo..cambiando sfumatura di un rossetto..Alla fine ho optato per una morbidissima sfumatura rosso mattone, rosso fast, per l'esattezza, lucido e abbastanza rosso, agli olii essenziali che anche quando lo togli ti lascia una morbidezza incredibile..è un rossetto lucido brillante che scivola deliziosamente sulle labbra regalandoti la voluttuosità di labbra ben colorate e importanti nonchè l'ebbrezza del costo..Stessa cosa per il blush, un bella sfumatura di rosa carico e subito zigomi da gran sera. Ma tutto questo..per andare dove? Bhe, a casa, e così conciata mi son rimessa a studiare fino a sera, ed ho studiato così bene...Mi sentivo così a posto, sicura di me..appagata........................................................................................



martedì 5 febbraio 2008

Il SENSO DEI TRENT'ANNI


Avere trent'anni
è come indossare per la prima volta un paio di tacchi. A spillo, chiaro.
La falcata ondeggia (che ne sarà di me..), la prospettiva si chiarifica per l'angolazione nuova e diversa assunta dalla vista.
Salire sui tacchi, a spillo, dà un senso morboso di compiacimento e di aver compreso d'un tratto il senso della vita, della propria seduzione, e delle proprie responsabilità.
Salire sui tacchi, a spillo, è malinconico. Forse era meglio quando eri bambina e desideravi di salirci.
Salire sui tacchi, a spillo, è come aggredire una passerella avendo come pubblico i propri pensieri.
Chiaramente molto femminili.
Dà un senso di nervosismo alla fermata del tram, di smarrimento e sudore in attesa della metro, di competizione prima di un colloquio, di finta sicurezza ad un primo appuntamento.
Salire sui tacchi, a spillo, è ricordarsi che a 5 anni provavi quelli di mamma e ti sembravano alti alti, e immaginare che un giorno tua figlia penserà che i tuoi..sono alti alti.
Adesso, come cenerentola la scarpetta calza, ma cerchi l'emozione della mezzanotte.
Toglierli a sera, appana varcata la porta..c'è buio in casa..nessuno ti vede..mio dio che sollievo..
Adesso che nessuno mi vede, in casa non c'è nessuno..penso che quando mi sarò tolta di mezzo i 30 anni...tirerò un sospiro di sollievo.
L'importante è non romperli mai,
i tacchi, dico.
Soprattutto a trent'anni, sarebbe imbarazzante..

IL SENSO DELL'ISOLAMENTO


Semi di mela nel cerchio bruciato nel prato da un dito di fuoco.
Ci vorrebbe una bacchetta per far nascere le ginestre.
Getto semi di mela,
girogirotondo, vertigine di cielo, nuovole cielo, ancora nuvole e cielo.
Cavallo di legno, principe di stoffa, libro fatato.
Getto semi di mela e nasce un melograno,
bacche di sorriso, perle di labbra.
Mangio una mela sul melograno piantato nel cerchio di fuoco del prato.
La mia pelle è foglia, il mio sorriso è bacca, dolce amaro
come la buccia aspra di un melograno.
Non voglio scendere, non voglio guardare,
la bacchetta non funziona lì fuori..Coraggio...
Balzo balzello
fuori dal cerchio...
C'era una volta una principessa.
Fine.